martedì 10 giugno 2014

Sull'esorcizzazione dei simboli

Ci sono sostanzialmente tre tecniche per esorcizzare i simboli astrologici. Esse vanno valutate di volta in volta, di caso in caso, e si possono mettere in pratica sia separatamente che congiuntamente, a seconda del caso. Una tecnica, cioè, non esclude necessariamente le altre due.

1) In certi casi si prova ad opporre resistenza al simbolo astrologico. Per esempio ho paura del dentista, faccio di tutto per farmela passare, e allora mi metto a guardare documentari dove si mostrano operazioni dentistiche e così via. Si tratta in sostanza di affrontare di petto il simbolo, e in molti casi è la strada più difficile ma anche più efficace.

2) In altri casi si prova ad agevolare il simbolo astrologico. Per esempio durante certi transiti di Saturno, si può consigliare di fare rinunce, di guardare all'essenziale, di isolarsi, di starsene in disparte, di accettare maggiori sacrifici, di occuparsi di cose rigorose, serie e penalizzanti. In sostanza, si tratta di accettare ciò che il simbolo astrologico impone, senza provare ad opporsi. E' un atteggiamento passivo, che poco si confà al termine di Astrologia "Attiva", eppure spesso è l'unica strada percorribile di fronte a talune situazioni astrologiche.


3) In altri casi ancora si fa quello che io chiamo "operazione parafulmine". Cioè, si sa che un certo simbolo astrologico colpirà comunque e allora si cerca di farlo colpire dove voglio io. E' una tecnica antichissima, usata perfino da certi imperatori romani. Uno dei quali per esempio, avendo saputo dall'astrologo che sarebbe stato ferito "di spada", arrivò perfino a procurarsi egli stesso delle ferite da taglio, sperando che ciò fosse sufficiente a "placare" il simbolo.

Inutile dire che nessuna di queste tre tecniche è infallibile, l'Astrologia non è una scienza esatta.

Non è invece superfluo ricordare che qualsiasi consiglio di Astrologia Attiva venga suggerito dall'astrologo o accettato dal consultante, non dobbiamo mai dimenticare che l'essere umano è una formichina che prova a giocare con i simboli, che sono notoriamente cose molto più grandi di noi. Il tutto quindi va fatto con molta prudenza, grande modestia, e naturalmente: buon senso.