lunedì 8 febbraio 2010

Protocollo di verifica


Continua il travaso di contenuti dal mio spazio su Windows Live. Il primo marzo 2006 scrivevo quanto segue:

Stralcio dal thread sul protocollo di verifica astrologica discusso nel novembre 2003 sul newsgroup it.discussioni.misteri. In particolare si discuteva di alcuni esperimenti volti a dimostrare l'esistenza di una relazione fra professione e Tema Natale del soggetto.

"Ladybat" scrisse: Ritengo agghiacciante l'idea che una persona diventi una prostituta perché quando è nata le stelle erano in una certa posizione. Ecco la mia risposta: Non è detto che le cose stiano in questi termini. Come dicevo, qui si tratta di verificare una semplice affermazione, che dice né più né meno che "esiste una relazione tra cielo di nascita e individuo". Quel perché lo hai aggiunto tu. "Relazione" non significa necessariamente "relazione di causa-effetto". Vediamo prima di stabilire se c'è una relazione, poi vedremo eventualmente di che tipo di relazione si tratta.

Ladybat poi argomentò: Se gli astrologi possono ricostruire a posteriori la professione dall'oroscopo allora c'è un rapporto di causa-effetto tra stelle e mestiere. Se non c'è causa-effetto allora semplicemente le risposte sarebbero dovute essere random e, non essendolo, l'esperimento era condizionato in modo che le risposte fossero giuste. Tertium non datur. Mia controrisposta: È che questo pone tutta una serie di problematiche che rischiano davvero di condizionare l'esperimento fin dall'inizio. La mia posizione (vediamo se c'è un riscontro numerico e solo dopo cerchiamo di capire che tipo di rapporto c'è) serve anche per evitare che ci siano idee preconcette tra chi, da una parte e dall'altra, prenderebbe parte a queste verifiche.

Per quel che riguarda il "Tertium non datur" aggiunsi: ??? Non sono sicuro di aver capito. Stiamo appunto cercando di impostare esperimenti non condizionati. Se si parte dal presupposto che l'esperimento era condizionato, ovvio che anche qualsiasi risultato che dovesse provare una possibile relazione tra astri e professione verrebbe negato a priori. [...] Allora facciamo così: tu continua a chiamarla relazione di causa-effetto, io continuo a chiamarla soltanto relazione; ma comunque la si chiami, scopo di queste verifiche era (e sarebbe, se qualcuno dovesse prendersi la briga di rifarle) di verificare appunto se esiste una relazione (sulla cui natura poi di potrò discutere, magari anche alla luce di ulteriori esperimenti) fra astri e professione.